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Una rassegna di varie pubblicazioni riguardo l’efficienza riproduttiva

September 25, 2012

Posted by SBSI in Gestione Dello Stallone

Il mese scorso abbiamo parlato dell’importanza della registrazione di dati per la valutazione dell’efficienza riproduttiva, come preannunciato questo mese rivediamo alcune pubblicazioni riguardanti i risultati dal punto di vista riproduttivo in diversi programmi commerciali. Questa non vuole essere una trattazione esaustiva di tutta la letteratura disponibile sull’argomento. Piuttosto, abbiamo riportato referenze specifiche per illustrare i vari concetti relativi alla fertilità equina.

Percentuali di gravidanza

Le percentuali di gravidanza sono espresse sia come percentuali di gravidanza al primo ciclo, che come percentuali di gravidanza per ciclo oppure come percentuale di gravidanza a fine stagione; vedete il nostro precedente articolo Misurare l’efficienza riproduttiva per una spiegazione su come vengono calcolati questi valori. La percentuale di gravidanza per ciclo riflette la vera fertilità della fattrice e dello stallone, mentre la percentuale di gravidanza per stagione può essere notevolmente aumentata da ripetuti tentativi di fecondazione e da buone pratiche di gestione. Per esempio, se uno stallone ha il 75% di gravidanze per ciclo, dopo due cicli per ciascuna cavalla, il 93% delle cavalle saranno gravide. Se un altro stallone ha una percentuale di gravidanze per ciclo di solo il 40%, allora il 93% di gravidanze verrà raggiunto dopo 5 cicli. Ovviamente, in tali condizioni di gestione, il primo stallone è più “fertile” del secondo. Uno sforzo molto maggiore (lavoro, tempo, costi veterinari, pensione delle fattrici, ecc) è necessario per il secondo stallone. La percentuale di gravidanza per ciclo è un indicatore più sensibile del successo riproduttivo quando si prende in considerazione l’efficienza e l’economia dell’attività di monta. La percentuale di nascite, dall’altro canto, comprende gli effetti delle perdite di gravidanza. Benché questo non rifletta la fertilità intrinseca, in ultima analisi è la migliore misura economica quando l’obbiettivo dell’attività di monta è quello di avere un puledro nato al minor costo.

Quando si analizzano i dati riguardanti l’efficienza riproduttiva è importante tenere in considerazione tutte le variabili ambientali e di gestione che possono influenzare il risultato. Uno studio di Katila et al (1) ha analizzato i dati raccolti in Finlandia in 15 anni per Trottatori (TR) e Finnhorses (FH). Sono stati compresi nello studio, che copre gli anni dal 1991 al 2005, 20.168 cavalle e 2.230 stalloni. I dati riguardano 69.180 fecondazioni e 102.615 cicli. La percentuale totale di nascite era del 68% con una differenza tra le due razze del 64% per FH e 71% per TR. Si potrebbe dedurre da questi dati che i TR erano più fertili dei FH. Tuttavia, è possibile che le diverse misure di gestione possano spiegare la differenza nelle percentuali di nascite. I proprietari di Finnhorses sono più “tradizionali” di altri proprietari; le cavalle probabilmente sono più spesso di proprietà ed accudite da amatori che non avrebbero mai voluto vendere i loro puledri. I prezzi delle monte e dei puledri sono più bassi per i FH cosa che può avere effetti di disincentivo sugli sforzi per ingravidare una cavalla. Allo stesso modo la monta naturale è molto più praticata nei FH che nei TR. Le percentuali di nascita dopo monta naturale erano inferiori a quelli ottenuti con Inseminazione Artificiale, più diffusa nei TR.

In uno studio Australiano, è stata confrontata l’efficienza riproduttiva tra Galoppatori (TB) e Trottatori (TR), sono stati elaborati i dati raccolti nel periodo 1994-1995, rappresentativi di 3.163 cavalle e 4.522 cicli. Le cavalle TB erano coperte in monta naturale, le TR in fecondazione artificiale. La percentuale di gravidanza per ciclo era significativamente maggiore nelle TB (70%) che nelle TR (62%), per cui oltre alle differenze di razza si potrebbe concludere che la monta naturale è più efficace della inseminazione artificiale. Tuttavia, in questo caso le percentuali di gravidanza stagionali erano uguali (rispettivamente 87 e 89%). La differenza era spiegata dagli allevamenti di TR dalla tendenza a coinvolgere meno il veterinario nella gestione routinaria dell’allevamento e dalla stagione più lunga per il cavallo da trotto che permetteva una compensazione della minore percentuale di gravidanza per ciclo (2).

Un altro esempio può essere preso da uno studio di Morris e Allen (3), la percentuale di gravidanza per ciclo era 55% per le cavalle vuote dall’anno precedente (barren) e 61% per le cavalle che avevano partorito, ma le rispettive percentuali di gravidanza per stagione erano 92% e 86%, e le percentuali di nascite 89% ed 81%. Le cavalle vuote in questo caso possono rappresentare cavalle di valore problematiche che hanno ricevuto maggiori attenzioni e benefici da una gestione intensiva e dai trattamenti veterinari. Come potete vedere, quando si vanno ad interpretare i dati è essenziale capire tutti i fattori che possono influenzare il risultato, perché ci sono veramente tante variabili in gioco nella gestione riproduttiva dei cavalli. In aggiunta, come riportato nel nostro precedente articolo Misurare l’efficienza riproduttiva, è parimenti importante assicurarsi che siano rappresentati nella raccolta dati un sufficiente numero di monte e/o fecondazioni prima di trarre delle conclusioni che potrebbero potenzialmente influenzare scelte di gestione.

Monta Naturale

Table 1ITA

Posto l’obbiettivo ideale per l’allevamento di Purosangue di avere un puledro per anno per ciascuna fattrice, la registrazione dei dati sull’efficienza riproduttiva è critica per i manager d’allevamento. Per questo i dati pubblicati sull’efficienza riproduttiva sono per lo più influenzati dall’industria del cavallo da galoppo dove le cavalle sono coperte in monta naturale. I dati tratti da diversi studi sono riportati nella Tabella 1.

Per fare un confronto, le percentuali di nascita (puledri nati/cavalle – anno) in tre mandrie di Mustang in libertà in WY e MT tra il 2004 ed il 2008 (12) era del 60% (n=153 cavalle- anno), 63% (n=129) e 75% (n=48). Per i pony selvatici dell Assateague Island National Seashore (13) la percentuale di gravidanza era del 57%. Le cavalle di meno di 3 anni non avevano partorito e la percentuale di nascite delle cavalle di più di tre anni erano solo del 23%. La percentuale di nascite per le cavalle di 4 anni era del 46%, 53% per quelle di 5 anni e 69% per quelle di 6. La percentuale di produzione relativamente bassa si pensa fosse dovuta allo stress dovuto alla lattazione durante una gravidanza con a disposizione foraggio di scarsa qualità. Questa teoria è supportata dalla più alta percentuale del 74% dei Pony selvatici del Chincoteague National Wildlife refuge nella parte più a sud dell’isola.

Gemellarità
L’incidenza delle gravidanze multiple è riportata nella Tabella 1. Nello studio RIRDC riportato da McKinnon (2) la riduzione di una gravidanza gemellare tramite lo schiacciamento di un embrione aveva successo in un gruppo di cavalle Purosangue, in quanto solo 10 di 245 gemelli (4%) non erano individuati al 25°giorno (perdita della gravidanza). Un ulteriore 3,5% veniva perso tra i 25 ed i 45 giorni. Durante lo stesso periodo in 8 di 46 fattrici Trottatrici entrambi i gemelli venivano persi (17,4%) al giorno 25. Si ritiene che la differenza sia correlata fondamentalmente alla diversa gestione dei differenti allevamenti. Poiché l’incidenza della gemellarità è ritenuta molto bassa nelle cavalle da trotto, generalmente la prima diagnosi di gravidanza è posticipata fino al periodo in cui la cavalla dovrebbe tornare in calore. Questo ritardo fino al giorno 17-20 può interferire con la possibilità di manipolare i gemelli separatamente per uno schiacciamento poiché si è già verificata l’impianto degli embrioni e due gemelli attaccati sono estremamente difficili da spostare per poterli schiacciare. Nello studio di Bruck et al (7) quando la gravidanza gemellare in cavalle purosangue veniva ridotta tramite schiacciamento di un embrione, veniva mantenuto il 60% delle gravidanze. Il successo della riduzione di una gravidanza gemellare sembra essere correlato al momento in cui si esegue la riduzione.

Inseminazione Artificiale

Abbiamo già affrontato il fatto che vi sono molteplici variabili che possono influenzare il successo di un programma di fecondazione. Questi fattori sono stati ulteriormente analizzati all’interno di programmi di inseminazione artificiale come segue:

Table 2 ITASeme Refrigerato o Congelato
In uno dei pochi studi pubblicati (14) in cui è stata valutata la fertilità del seme fresco, refrigerato e congelato dello stesso stallone, la percentuale di concepimento per ciclo del seme refrigerato (65%) era inferiore al fresco (76%) e la fertilità del seme congelato (56%) era leggermente inferiore al seme refrigerato. In generale la maggior parte degli studi confronta gruppi di cavalle coperte sia con seme refrigerato che congelato. I risultati di alcuni di questi studi sono rappresentati nella Tabella 2. Nel 2010, per tre stazioni di monta in MD che hanno gestito un totale di 36 stalloni spedendo sia seme refrigerato che congelato ad un totale di 648 cavalle, la percentuale di gravidanza al primo ciclo era del 63% per il seme refrigerato e del 60% per il congelato. La percentuale di gravidanza a fine stagione era del 79% per il seme refrigerato e del 76% per il congelato (19), a dimostrazione che tra le diverse tipologie di allevatori di cavalli possono essere raggiunti risultati simili con il seme refrigerato o congelato. Nello studio condotto da Loomis (18) erano necessari una media di 2,06 cicli per ottenere una gravidanza con seme refrigerato (n=850 cavalle) e 2,08 cicli per il seme congelato (n=876 cavalle).

Metodo di copertura
In uno studio condotto in Texas (20) analizzando i dati raccolti riguardo 1203 fecondazioni con 18 stalloni Quarter Horse durante la stagione di monta 2008, veniva riportato che una cavalla coperta presso l’allevamento con seme fresco aveva due possibilità e mezzo in più di rimanere gravida rispetto ad una cavalla fecondata fuori con seme refrigerato spedito. La drammatica riduzione della fertilità con il seme spedito è probabilmente dovuta ai metodi di gestione del posto dove il seme veniva ricevuto, le fattrici in allevamento erano invece gestite da uno staff esperto e da un veterinario residente. Un risultato simile è stato riportato da Rota et al (21) con il Maremmano in Italia, la percentuale di gravidanza al primo ciclo e quella stagionale erano superiori per le fattrici inseminate in un Centro di Inseminazione Artificiale (55% e 81% rispettivamente), piuttosto che per cavalle coperte nei rispettivi allevamenti (28% e 52%).

Lo stallone
Comprensibilmente ci possono essere variazioni incredibili nella fertilità di un singolo stallone. In un gruppo di 87 stalloni Purosangue in Nuova Zelanda in attività in monta naturale (8) la percentuale di gravidanza al primo ciclo variava da 38 a 74%. Con il seme congelato nello studio di Barbacini et al (22) la percentuale di gravidanza stagionale tra diversi stalloni varia dal 40 al 93%.

Età della cavalla
Nello studio condotto in Texas utilizzando seme fresco e refrigerato (20) la percentuale di gravidanza al primo ciclo diminuiva con l’aumentare dell’età, dal 65% in cavalle da 2 a 10 anni al 58% in cavalle di 11-15 anni al 54% in quelle di 16-25 anni. L’effetto dell’età è riportato anche in uno studio con seme congelato da Loomis e Squires (23), la percentuale di gravidanza per ciclo diminuisce dal 58% in cavalle di 3-6 anni al 48% in quelle di oltre 16 anni. Un risultato simile è stato riportato da Vidament et al (24) in uno studio retrospettivo su 1858 cavalle fecondate con seme congelato durante 8 stagioni di monta (percentuale di nascita 54% <16 anni e 42% >16 anni).

Condizioni della fattrice
Nello studio di Sullivan et al (4) su cavalle Purosangue coperte in monta naturale, la percentuale di gravidanza stagionale per le cavalle vergini e quelle in lattazione era del 84% mentre era del 74% per le cavalle vuote dall’anno precedente (barren). Con il seme congelato Loomis (25) ha riportato una percentuale di gravidanza per ciclo del 58% per le fattrici vergini e in lattazione, rispetto al 51% per le cavalle vuote ed il 44% per le fattrici non trattate la stagione precedente ma che erano rimaste gravide l’ultima volta che erano state coperte. La tendenza delle cavalle vergini ed in lattazione ad avere maggiori percentuali di concepimento rispetto a quelle vuote dell’anno precedente era supportata da Barbacini et al (22). Tuttavia, la condizione della cavalla può essere influenzata anche dall’età. Nello studio su Finnhorses e Trottatori di Katila et al (1) le percentuali di nascite diminuivano con l’aumentare dell’età in entrambe le razze, ma questo era accentuato dalla condizione della cavalla. In cavalle di età compresa tra 2 e 13 anni quelle lasciate vuote e quelle in lattazione erano le più fertili, mentre le cavalle vuote (barren) avevano la percentuale più bassa. Nelle cavalle più anziane (14-25 anni) le vergini erano le meno fertili, seguite da quelle vuote l’anno precedente (barren).

Numero di inseminazioni
Sia che le cavalle siano inseminate con seme refrigerato o congelato, sembra che la fertilità sia aumentata con inseminazioni ripetute rispetto ad una singola inseminazione. In uno studio condotto da Squires et al (15) le cavalle venivano fecondate con seme refrigerato con una dose inseminante da 2 miliardi di spermatozoi oppure con due dosi inseminanti (a 24 ore di distanza) di 1 miliardo di spermatozoi, le percentuali di gravidanza al primo ciclo erano rispettivamente 41% e 64%. In uno studio retrospettivo di Sieme et al (26) su 2637 cavalle inseminate con seme refrigerato durante la stagione di monta 1999, quelle inseminate solo una volta per ciclo avevano percentuali di gravidanza per ciclo molto inferiori (31%) rispetto a fattrici inseminate due volte (42%) o tre o più volte durante il calore (44%).

Ci sono diversi studi che confrontano l’inseminazione singola o multipla con seme congelato, in primo luogo per rispondere alla domanda comunemente posta se sia meglio inseminare con una dose entro 6 ore dall’ovulazione o seguire il protocollo con due inseminazioni. Questo argomento è stato trattato nel precedente blog article, Pro e contro dei protocolli di inseminazione con 1 o 2 dosi. In generale le percentuali di gravidanza con una o due dosi di seme congelato sono simili. È interessante notare come possa esserci anche un influenza dell’età, nello studio di Loomis (25), la percentuale di gravidanza tende ad essere leggermente maggiore nelle cavalle più giovani (3-11 anni) con inseminazioni multiple (60% vs 50% con singola inseminazione) ma per le cavalle più anziane (12-20 anni), le percentuali di gravidanza erano maggiori con una singola inseminazione (58% vs 42% con inseminazioni multiple).  Table 3 ITA

Perdita della gravidanza

L’incidenza delle perdite di gravidanza è riportata nella Tabella 3, sia come perdita totale per la stagione o suddivisa in EED (morte embrionale precoce) e perdite in gravidanza avanzata. Nello studio di India (6) le perdite di gravidanza erano notevolmente minori in cavalle tra 3 e 7 anni (15%) rispetto a quelle di cavalle di 18 anni e oltre (46%) e la morte embrionale precoce (16-39 gg) era maggiore per le gravidanze gemellari (22%) rispetto a quelle normali (9%). I dati presentati nella Tabella 3 sono principalmente raccolti da studi condotti su Purosangue coperte in monta naturale. In uno studio di Christanelli et al (27) quando le cavalle erano inseminate sia con seme fresco o congelato, le percentuali di perdita della gravidanza erano del 12,5% con il seme fresco e del 16,7% con il congelato. Nello studio di Barbacini at al (28), la perdita embrionale in cavalle coperte con seme congelato era del 9,5%.

In conclusione, può essere difficile fornire delle linee guida per avere valori accettabili in termini di efficienza riproduttiva in quanto ci sono veramente tante variabili che entrano in gioco assieme per influenzare il risultato finale. Nondimeno però in un programma che utilizza seme refrigerato o congelato la percentuale di gravidanza al primo ciclo dovrebbe essere nel range del 40%-60%, quindi i proprietari delle cavalle dovrebbero tenere conto di un minimo di due cicli per gravidanza. In base ai dati presentati in questo riassunto, la percentuale di gravidanza stagionale dovrebbe essere intorno al 70%-85%, con percentuali di nascite del 50%-70%.

Lista di riferimento


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