Il cavallo è un riproduttore stagionale, ciò significa che, allo stato naturale, gli accoppiamenti si verificano in un determinato periodo dell’anno per favorire il fatto che la nascita dei puledri avvenga quando esistono le migliori condizioni in termini di temperatura ambientale e disponibilità di cibo ed acqua. I riproduttori stagionali vengono controllati dal numero giornaliero di ore luce (il fotoperiodo) e si dividono in riproduttori che ciclano quando le giornate sono lunghe (come ad esempio il cavallo che comincia a ciclare in primavera) o che vanno in calore in autunno, quando le giornate sono più corte. Nella cavalla, il fotoperiodo può essere manipolato per stimolare l’inizio della stagione di monta, impiegando una tecnica usata da anni nell’allevamento del Purosangue Inglese per fare in modo i puledri possano nascere il più vicino possibile al primo di Gennaio. Questa tecnica viene comunemente usata anche nelle razze da morfologia per avere puledri completamente mature all’età in cui son pronti per le competizioni.
Mettere le Cavalle Sotto Luce
Nell’emisfero Nord la stagione di monta inizia tipicamente a tarda primavera (Aprile) e dura fino ad inizio autunno (Settembre) e durante questo periodo la cavalla va in calore ripetutamente. Durante i mesi invernali (da metà Novembre a metà Febbraio) le cavalle sono considerate in anestro, non mostrano alcun segno di calore e le loro ovaie non sviluppano follicoli ovulatori. Il 75-85% delle cavalle hanno periodi di vero anestro, mentre l’altro 20-25% può mostrare alcuni segni di calore senza però sviluppare follicoli ovulatori. Alla fine ed all’inizio dell’anestro, le cavalle si trovano in una fase di transizione caratterizzata da calori irregolari ed ovulazioni sporadiche. Al contrario, le cavalle che vivono nelle zone vicino all’equatore possono mostrare calori regolari durante tutto l’anno.
Le femmine solitamente sono più “stagionali” dei maschi appartenenti alla stessa specie: ciò significa che mentre le cavalle mostrano periodi di anestro, gli stalloni rimangono fertili per tutto l’anno, anche se mostrano un comportamento sessuale meno marcato ed un calo della produzione spermatica. Per questo motivo l’uso della manipolazione del fotoperiodo è indirizzato alle cavalle e viene eseguito semplicemente “mettendo le fattrici sotto luce”, in modo da farle iniziare a ciclare 50-60 giorni dopo l’inizio del programma luce. Iniziare un programma luce il primo Dicembre, permette di ottenere una normale attività ciclica durante il mese di Febbraio e dà la possibilità di ottenere la nascita di un puledro nel mese di Gennaio.
Programmi Luce
Esistono molti programmi luce, che però permettono di ottenere risultati simili
fra loro. Il programma più utilizzato è quello che
prevede di fornire da 14 ½ a 16 ore di
luce continua ogni giorno. Nel caso in cui cavalla stia al pascolo, deve essere
portata in scuderia e messa sotto luce poco prima del tramonto.
Il programma luce può essere iniziato “brutalmente” il primo di Dicembre, oppure si possono aumentare gradualmente le ore di luce durante il periodo dei 60 giorni. Se si usa un regime costante di luce, le lampade devono essere accese alle 16.30 e spente fra le 22 e le 23 per tutti i giorni delle 10 settimane precedenti la data di inseminazione programmata. Nel caso invece di un programma di luce graduale, si aggiungono 3 ore di luce la prima settimana e ½ ogni settimana aggiuntiva fino al raggiungimento delle 15-16 ore giornaliere. In tutti i modi, qualsiasi sia il programma luce che venga utilizzato; l’impiego di un timer automatico permette di risparmiare sia tempo che denaro.
Quanta Luce è
Necessaria?
Uno dei fattori più critici è la quantità di luce che deve essere “somministrata”
per fare in modo di simulare la luce del giorno. Si possono usare sia luce
incandescente che fluoroscente e una regola piuttosto empirica che può essere
utilizzata dall’allevatore è quella di verificare che ci sia abbastanza luce da
permettere di leggere senza problemi i caratteri più piccoli di un quotidiano,
stando seduto in qualsiasi angolo del box. Una lampada incandescente da 200
watt light o due neon da 40 watt producono abbastanza luce per illuminare un
box di medie dimensioni.
Ulteriori
Considerazioni
Il programma di luce artificiale viene terminato dopo che la fattrice inizia a
ciclare ed ovula con regolarità. Alcune ricerche hanno evidenziato che prima di
iniziare la fotostimolazione è necessario un periodo durante il quale le
giornate sono “corte”, e quindi non esiste alcun vantaggio nell’iniziare il
programma luce prima del mese di Novembre, mentre l’applicazione di una
fotostimolazione che dura tutto l’anno può addirittura risultare svantaggiosa. Studi
recenti hanno inoltre dimostrato che la temperatura ambientale può giocare un
ruolo secondario nella stagionalità delle cavalle, visto che quelle che vivono
in climi rigidi e che vengono esposte a luce artificiale iniziano la loro
attività ciclica più tardi rispetto a quelle sottoposte allo stesso regime di
luce ma che vivono in climi più caldi. E’
importante rammentare che nella cavalla la fotostimolazione provoca non solo
l’inizio della ciclicità ovarica ma anche la perdita precoce del pelo
invernale; nelle aree a clima freddo è quindi necessario ricordarsi di mettere
una coperta alle fattrici che passano la maggior parte del loro tempo
all’esterno.
Cavalle che
Hanno Partorito
I programmi di luce artificiale hanno anche un effetto nei confronti delle
fattrici che hanno partorito. Alcuni studi hanno dimostrato che le cavalle
gravide che vengono esposte a 16 ore di luce durante l’ultima parte della loro
gestazione, partoriscono in media 7-10 giorni prima di quelle che non lo sono
state. Cosa ancora più interessante è
che, se pianificate di fecondare nuovamente la vostra fattrice dopo il parto,
il programma luce le evita di eventualmente entrare in anestro, come succede
abbastanza spesso a quelle cavalle che partoriscono nella prima parte dell’anno.
Come Funziona
L’ipotalamo cerebrale è considerato il centro endocrino che controlla ormonalmente l’attività riproduttiva e quindi tutti i fattori che condizionano l’attività ciclica di un riproduttore stagionale interferiscono sull’attività di questa parte cerebrale. Nella specie umana ed in altri mammiferi, i segnali luminosi necessari a settare i ritmi circadiani sono inviati dall’occhio alla ghiandola pineale. La ghiandola pineale produce melatonina, un ormone che modula i ritmi veglia/sonno e la stagionalità. La produzione di melatonina, anche conosciuta come “l’ormone del buio”, da parte della ghiandola pineale viene stimolata dal buio ed inibita dalla luce. Nei riproduttori che ciclano quando le giornate sono lunghe, la melatonina ha un effetto inibitorio nei confronti della produzione del gonadotropin releasing hormone (GnRH) da parte dell’ipotalamo. Il calo di produzione di melatonina che si osserva nelle giornate più lunghe provoca una soppressione minima dell’attività ipotalamica e quindi un aumento della produzione pulsatile di GnRH. Di conseguenza, il GnRH determina un aumento della produzione di luteinizing hormone (LH) e di follicle stimulating hormone (FSH) da parte dell’ipofisi anteriore. Il luteinizing hormone (LH) e il follicle-stimulating hormone (FSH) vengono denominati gonadotropine perchè stimolano l’attività delle gonadi maschili (testicoli) e femminili (ovaie). Nelle cavalle, questi due ormoni (LH e FSH), controllano la natura ciclica dei calori stimolando lo sviluppo dei follicoli e l’ovulazione.
Terapia Ormonale
I programmi di luce artificiale sono i metodi più comunemente utilizzati per anticipare la stagione di monta della cavalla. Negli ultimi anni, però, è stata fatta molta ricerca volta ad identificare metodi alternativi che permetterebbero di non impiegare luce artificiale per 45-60 giorni e con la quale si è tentato di utilizzare terapie ormonali a base di FSH, analoghi del GnRH, prolattina o antagonisti della dopamina. Se volete saperne di più al riguardo di queste terapie, contattate il vostro veterinario o telefonate al laboratorio SBS più vicino a voi.
Un programma di luce artificiale è un modo poco costoso ed efficace per gestire la stagionalità delle cavalle. Bisogna altresì ricordare che non è però in grado di ridurre la lunghezza del periodo di transizione a cui vanno incontro le fattrici prima di iniziare a ciclare regolarmente, per cui è necessario mettere le cavalle sotto luce almeno 50-60 giorni prima della data in cui avete intenzione di fecondarle. L’efficacia di tutti i programmi luce dipende da innumerevoli fattori, quali ad esempio una sua interruzione, temperature ambientali basse, una scarsa intensità luminosa, etc. Per ottenere buoni risultati è quindi necessario che questi programmi vengano gestiti al meglio e che eventualmente vengano associati a terapie ormonali.
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