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La Diarrea Neonatale- Come Evitarla

February 10, 2014

Posted by Dr. Robert Franklin in Puledro e Gestione del Neonato

Foal_newborn Il più grande avversario di un puledro neonato è l’infezione da patogeni come il Rotavirus, o batteri come E. Coli e Salmonella. Infatti la diarrea o la sepsi (infezione generalizzata di tutto il corpo) è la causa principale di terapia intensiva nei puledri.

La patologia inizia con l’invasione dell’organismo da parte di uno o più virus o batteri. Il Rotavirus è altamente contagioso e si manifesta quando i puledri ingeriscono materiale contaminato da feci o leccano superfici contaminate dalle feci. Un cucchiaio di feci di un puledro infettato da Rotavirus può contenere più di 10 milioni di particelle virali- sufficienti ad infettare interi gruppi di puledri. Sfortunatamente, inoltre, il virus è così resistente che può sopravvivere in un allevamento più di nove mesi a temperatura ambiente e durante l’inverno. Uno studio di fine anni ’80 ha dimostrato che più del 90% delle epidemie di diarrea era causato da Rotavirus. Ma ci sono anche cause batteriche, toppo numerose per essere menzionate.

Altri responsabili batterici comprendono Salmonella, Clostridium Difficile e Clostridium Perfringens.Batteri Gram negativi come E. Coli causano la maggior parte dei casi di sepsi, ma un recente studio dell’Equine Veterinary Journal ha dimostrato che l’incidenza nei puledri di batteri Gram positivi come l’Enterococcus è in aumento.

Non c’è nulla di più tragico che assistere al collasso di un puledro per disidratazione che combatte per la sua vita dopo un infezione da Clostridium, o da qualche altro agente infettivo. Ma ora i veterinari stanno adottando nuovi approcci per aiutare a prevenire la diarrea che può mettere a rischio la vita del puledro.

Perché i puledri sono così privi di difese

Il duplice motivo per il quale i puledri sono così suscettibili ai patogeni inizia con la biologia nel grembo materno.

I puledri nascono con un sistema immunitario definito “naive”, che significa che non hanno anticorpi nei confronti delle infezioni. Questa è una situazione comune agli animali di tutte le specie. Mentre i feti umani ricevono anticorpi dalla madre mentre si trovano in grembo, nel cavallo le proteine immunitarie non possono passare la barriera placentare.

Al contrario, i puledri sono programmati per ingerire i loro primi anticorpi dal primo latte materno, il colostro. Il colostro contiene immunoproteine ed anticorpi che proteggono il puledro fino a che il loro stesso sistema immunitario si sviluppa nelle prime settimane di vita.

Il tratto intestinale di un puledro è completamente vuoto alla nascita ma è strutturato in modo da assorbire gli anticorpi dal colostro durante le prime 12-18 ore di vita. Oltre questa stretta finestra, il tratto intestinale si chiude, per così dire, dopodiché il circolo sanguigno non può più assorbire le immunoproteine e gli anticorpi ingeriti con il colostro. Sfortunatamente, questa è anche la finestra temporale durante la quale anche i patogeni possono essere assorbiti nel circolo sanguigno.

Un puledro normale può non alzarsi ed iniziare a poppare prima di due ore dopo il parto, e se non assume il latte materno, non può ricevere ciò di cui ha bisogno,quindi presto sarà privo di difese nei confronti degli agenti infettivi.

L’altra ragione per cui i puledri di oggi sono così a rischio di infezione è semplicemente geografica.

In natura, vitelli e puledri nascerebbero lontano dalla mandria, cosa che assicura un luogo pulito ed isolato dalle aree contaminate dalle feci, dove ci sono molti batteri. Una delle ragioni per cui diarrea ed infezioni articolari possono essere cosi diffuse nei puledri neonati in grandi allevamenti è che queste proprietà di solito utilizzano aree parto in comune. Sfortunatamente, queste aree spesso diventano ambienti carichi di agenti patogeni che causano la diarrea e la sepsi. E quando poi questi patogeni vengono assorbiti dal circolo sanguigno del puledro il primo giorno, ciò può portare ad infezioni articolari che causano artriti di lunga durata e problemi per l’attività agonistica, se non addirittura la morte.

Le cavalle nella maggior parte degli allevamenti cercano uno spazio pulito dove partorire. Ma per quanto la proprietà possa essere enorme, la cavalla partorirà più facilmente in un ambiente sporco. Anche gli allevamenti migliori che cambiano lettiera frequentemente e sono molto attenti sono comunque contaminati, poiché i patogeni vivono negli angoli più nascosti, dove possono aggredire i puledri.

Il protocollo di trattamento tradizionale e nuovi approcci

I puledri di una settimana che vengono ricoverati in terapia intensiva di solito presentano diarrea sanguinolenta e shock oppure artrite settica. Entrambi sono problemi che possono mettere a rischio la vita e/o compromettere il futuro atletico con effetti a lungo termine come le artriti settiche ai garretti.

Foal_nursing I veterinari tentano di scongiurare questo pericolo assicurandosi che il puledro assuma completamente il colostro nei tempi corretti, verificando il livello delle IgG a 18 e 24 ore di vita. Le misure preventive dovrebbero comprendere l’assicurarsi che la cavalla partorisca in un luogo pulito e che le mammelle siano pulite. Inoltre, l’ombelico deve essere medicato con soluzione di clorexidina (1:4) per prevenire le infezioni.

In passato, i veterinari ritenevano che l’ombelico fosse la principale porta d’entrata per le infezioni, ma oggi è stato provato che la maggior parte origina dal tratto intestinale “aperto”. Spesso, comunque, passa un giorno prima che si determini che un puledro non ha assunto al quantità adeguata di colostro. Se il puledro non lo ha ricevuto, il livello di IgG sarà basso. In questo caso, la gara è iniziata ed il puledro è già in ritardo. I patogeni sono già partiti ed iniziano il processo patologico. I veterinari che si occupano di neonatologia iniziano subito con la somministrazione endovenosa di plasma iperimmune o di colostro per via naso gastrica se il puledro ha meno di 18 ore di vita. Ma da qui può essere molto difficile andare avanti.

La prevenzione è l’idea migliore.

Ricordate che quando un puledro nasce non ha nulla nel suo tratto intestinale. Questo significa che quest’ultimo ha le stesse possibilità di riempirsi di batteri utili o di patogeni. Avete mai visto un puledro nel suo primo mese di vita mangiare le feci della madre? Se lo fa, tenta di assumere batteri utili per diventare resistente alle infezioni ed aiutare ala digestione dei nutrienti.

Il puledro passa dal non avere nulla nel suo intestino il primo giorno ad avere miliardi e miliardi di batteri utili a 2 mesi. Il protocollo più importante, quindi, è riempire il tratto intestinale del puledro con batteri sani, detti anche probiotici, che possono competere con i patogeni sin dall’inizio.

Questi probiotici iniziano la competizione per il puledro ed impediscono ai patogeni di causare malattia. I probiotici e gli anticorpi non sono un sostitutivo del colostro, ma possono aiutare molto la protezione del puledro nei confronti delle infezioni da Salmonella ed E. Coli.

Nuove armi per aiutare la prevenzione dell’infezione

Per aiutare l’attivazione del sistema immunitario di un puledro e scongiurare virus e batteri, i proprietari possono ora somministrare una dose elevata di anticorpi che provengono da uova prodotte da galline iper-immunizzate. Tali immunoproteine vengono somministrate direttamente al puledro quando nasce e di nuovo sei ore più tardi.

Questi anticorpi aiutano a fermare il processo infettivo durante quelle due ore dopo la nascita, quando il puledro non ha un sistema immunitario. Poi, dopo che si è chiuso il tratto intestinale, somministrando al puledro probiotici ogni giorno durate la sua prima settimana di vita lo si aiuterà a mantenere un equilibrio microbico sano fino a che il suo sistema immunitario non è in grado di riconoscere gli invasori e produrre i propri anticorpi.

Foal_inhaling Crescendo, il puledro passa meno tempo sul pavimento del box vicino agli agenti patogeni, e allo stesso tempo, tutti i suoi sistemi cominciano a funzionare normalmente fino a quando il puledro non passa da quella delicata fase della vita a uno e due giorni di età.

Per la salute del puledro, i probiotici sono importanti soprattutto nella prima settimana, ma in alcuni puledri sono indicati anche fino ad un mese di età. In natura, gli anticorpi ricevuti dalla madre scompaiono dal momento in cui il puledro compie 4 mesi di età, dopo aver registrato il loro picco quando il puledro aveva un giorno o due. A 10 settimane, il sistema immunitario del puledro dovrebbe essere a regime. Ma avete mai notato una maggiore incidenza di malattie nei puledri in svezzamento? È perché il loro sistema immunitario non era a pieno regime mentre gli anticorpi materni stavano declinando.

Un nuovo kit per il puledro nella prima settimana di vita, senza precedenti, è stato ideato da uno specialista di medicina interna equina dal Texas, ed è appositamente progettato per i grandi allevamenti. Il kit contiene una pasta orale contente anticorpi provenienti da uova iper-immunizzate da dare alla nascita e sei ore più tardi, mentre il resto del kit contiene tubi di pasta contenenti i microbi sani - o probiotici - per aiutare il puledro a stare un passo avanti agli agenti patogeni. Questi tubi vengono somministrati ogni giorno a partire dal giorno dopo la nascita fino al settimo giorno. Da quel momento,i puledri trascorrono meno tempo a terra e il loro sistema immunitario ha solitamente cominciato a lavorare normalmente. La sfida consiste nel far attraversare loro indenni epidemie di contagio durante il loro periodo neonatale.

In natura, se la madre di un puledro muore o il puledro non ha ricevuto il colostro per qualche altra ragione, sicuramente il neonato morirà. Ora, con le moderne unità di terapia intensiva, i puledri possono essere salvati con la somministrazione di antibiotici e plasma secondo necessità. Ma un puledro in una tale situazione è così pesantemente aggredito da agenti patogeni che tali agenti i hanno un vantaggio smisurato. In realtà, i virus e batteri hanno già un vantaggio se si considera che un puledro non è destinato a nascere in un box 4x4 e lì restare.

I grandi allevamenti hanno tutte le attrezzature necessariei per aiutare una cavalla o puledro in difficoltà, ma il rovescio della medaglia è una grande incidenza di contaminazione. Per i cavalli, i primi giorni di vita sono un po 'come portare i figli all'asilo per la prima volta - un sacco di agenti patogeni estranei e molto poca difesa contro di loro. Ora c'è una difesa, un modo per evitare la sofferenza di guardare un puledro appena nato che lotta per la sua vita.

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Rob Franklin, DVM Dip.ACVIM è uno Specialista in Medicina Interna a Weatherford, TX. É anche uno dei fondatori di FullBucket Health, che fornisce alimenti per animali in tutto il mondo. Potete sapere di più sul Dr. Franklin e FullBucket Health su www.fullbuckethealth.com e www.foundryvet.com.


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