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Cosa significa accorciare il ciclo estrale di una cavalla?

March 09, 2014

Posted by SBSI in Gestione Della Fattrice

Quasi tutti i giorni i clienti mi chiedono di far andare in estro una cavalla in un determinato momento per facilitare la fecondazione, gli impegni sportivi, la disponibilità di uno stallone, la sincronizzazione con altre cavalle, per anticipare le date di fecondazione, o sincronizzare le riceventi con le cavalle donatrici. Per una richiesta così frequente, e di fatto, una procedura comune, ci sono taluni casi in cui conoscere gli aspetti della manipolazione della lunghezza del diestro nella cavalla può permettere od impedire il successo finale del ciclo estrale. In questo blog article parleremo del procedimento per accorciare il ciclo estrale delle cavalle.

Nella cavalla, abbiamo definito il ciclo corrispondente al periodo di non gravidanza sia in termini comportamentali di estro e diestro che in termini fisiologici di fase follicolare e luteinica. L’estro o calore si verifica per un periodo di 4-6 giorni seguito da 14-16 giorni di fase luteinica o diestro.

La manipolazione o accorciamento di questa fase luteinica permette di accorciare il ciclo di una cavalla per facilitare le esigenze dell’allevatore, della cavalla o del veterinario.

Per essere chiari, l’azione di accorciare il ciclo di una cavalla significa accorciare la durata della dominanza del progesterone prodotto da un corpo luteo (CL) funzionale. Perché la procedura sia efficace, la cavalla deve ciclare normalmente, avere un CL funzionale che produca progesterone, ed il CL deve essere sufficientemente maturo da rispondere all’agente luteolitico a disposizione del veterinario.

Un veloce excursus sulla formazione di un corpo luteo è di fondamentale importanza per capire come possiamo manipolare il ciclo. Sono due i principali ormoni steroidei implicati nei diversi periodi comportamentali del ciclo di una cavalla. Il primo è l’estrogeno che proviene dalle cellule del follicolo dominante. Durante la fase follicolare o estro, l’ormone ovarico dominante è l’estradiolo. Durate la fase luteinica o diestro, l’ormone steroideo prodotto dal CL è il progesterone. Il progesterone impedisce che la cavalla manifesti segni di calore, riduce il rilascio di ormone luteinizzante da parte della ghiandola pituitaria, ed esercita un effetto calmante centrale dell’attività fisica della cavalla.

Inoltre, per avere un CL funzionante, nelle settimane precedenti deve esserci stato un follicolo ovulatorio di grandi dimensioni. Un ciclo normale consiste in un follicolo dominante di 40-50mm che produce alti livelli di estradiolo dalla interazione delle cellule della granulosa e delle cellule della teca. Questo follicolo risponde al picco di ormone luteinizzante (LH) dalla ghiandola pituitaria per collassare ed espellere l’oocita (uovo), e si riempie poi di sangue dai vasi capillari rotti che circondano il follicolo che ha appena ovulato. Questo processo di ovulazione fa partire un orologio. Se segniamo come giorno zero, in media una cavalla ovulerà di nuovo dopo 21 giorni se non concepisce e sviluppa una gravidanza.

Cycle Pic

Dopo l’ovulazione, le cellule della granulosa e della teca si riorganizzano e si mescolano con il sangue che ha riempito il follicolo ovulato per formare un corpo emorragico (CH). Questa struttura permane per circa 24 ore e lentamente matura nei successivi quattro-cinque giorni per diventare un CL funzionale che produce livelli sempre maggiori di progesterone. Un aspetto fisiologico interessante del CL è che le stesse cellule della granulosa e della teca dal follicolo originale vanno incontro a cambiamenti per diventare le cellule luteiniche che sintetizzano il progesterone prodotto dal CL maturo. Benché il picco di produzione del progesterone da parte del CL non viene raggiunto fino alla tarda fase luteinica, un CL è ritenuto maturo 5 giorni dopo l’ovulazione.

Questo CL persiste fino a 15-16 giorni dopo l’ovulazione prima di rispondere alle pulsazioni dell’ormone Prostaglandina F2α (PGF2α) prodotte dall’endometrio della cavalla non gravida. Queste emissioni pulsatili di PGF2α causano la luteolisi, o la morte del CL con un conseguente calo del progesterone ed il ritorno al calore. È questo periodo tra il giorno 5 e 15 in cui possiamo esercitare un qualche controllo sulla lunghezza del ciclo. Se si è instaurata una gravidanza il movimento dell’embrione all’interno dell’utero impedirà il rilascio di PGF2α dall’utero stesso per prevenire la luteolisi del CL, mantenendo i livelli di progesterone. Se la cavalla non è gravida viene somministrata una PGF2α il 5° giorno dopo l’ovulazione per accorciare il periodo diestrale.

C’è un altro punto chiave da menzionare a riguardo delle ondate follicolari nell’ovaio di una cavalla. La maggior parte delle cavalle sono cavalle con una o due ondate follicolari, che significa che alti livelli di progesterone da un CL non influenzano le pulsazioni dell’Ormone Follicolo Stimolante (FSH) dalla ghiandola pituitaria anteriore. Quindi, una cavalla inizierà ad avere follicoli di varie dimensioni sull’ovaio a differenti stadi del diestro, come verrà detto più tardi, le dimensioni dei follicoli sull’ovaio hanno un effetto profondo sul momento in cui la cavalla ovulerà in risposta alla dose di PGF2α somministrata.

Negli Stati Uniti ci sono due tipi di PGF2α che vengono somministrate alle cavalle per provocare la regressione anticipata di un CL maturo. Queste formulazioni sono una PGF2α naturale (Dinoprost tromethamine) ed una analogo sintetico usato per le vacche (Cloprostenolo sodico). In entrambi i casi, somministriamo dei dosaggi sovrafisiologici di queste preparazioni. Una cavalla normalmente rilascia pulsazioni di PGF2α dal suo endometrio a dosaggi molto bassi per periodi di poche ore o un giorno aumentando in ampiezza e frequenza delle pulsazioni. L’incremento della frequenza delle pulsazioni causa una regressione del CL ed una diminuzione del progesterone. Nella pratica, si usa una dose di PGF2α per causare la lisi del CL anziché somministrare molte piccole dosi per diverse ore.

Il beneficio di una singola dose è la facile e rapida luteolisi ma alcune cavalle possono mostrare effetti collaterali per le dosi elevate utilizzate. Si osservano effetti collaterali più frequentemente quando si usano PGF2α naturali rispetto agli analoghi come il Cloprostenolo sodico.

Uno dei miei maestri nella Professione e in Fisiologia della riproduzione, aveva una “palchetto” da cui talvolta teneva delle lezioni. La lezione più importante che ho imparato è di non somministrare mai una PGF2α senza avere prima eseguito una esplorazione rettale per accertare la eventuale presenza di una gravidanza e le strutture ovariche presenti. Questo esame dovrebbe valutare le strutture ovariche ed uterine e comprendere la presenza di un CL definito ed organizzato, le dimensioni dei follicoli presenti ed accertare l’assenza di una gravidanza.

Una volta somministrata la PGF2α ad una cavalla con un CL maturo, è facile determinare la data probabile di ovulazione.

La maggior parte delle cavalle inizia l’estro da 3 a 4 giorni ed ovula entro 7-10 giorni dalla somministrazione di una PGF2α.

Sommando il fatto che il CL risponde alla PGF2α a 5 giorni e che la cavalla ovula nuovamente 7-10 giorni dopo, il totale del “ciclo accorciato” diventa di 12-15 giorni. Come detto precedentemente le ondate follicolari non si fermano durante una normale fase luteinica. Quindi, se la PGF2α è somministrata precocemente durante lo sviluppo dell’ondata follicolare quando sono presenti solo follicoli di 15-20mm, la cavalla probabilmente impiegherà più tempo per raggiungere un follicolo dominante pre ovulatorio ed ovulerà nella parte più tardiva della finestra attorno al giorno 9 o 10. Se comunque la cavalla ha follicoli maggiori di 25-30mm quando viene somministrata la PGF2α, probabilmente ovulerà prima intorno al giorno 7 o 8.

Se la PGF2α viene somministrata quando sull’ovaio è presente un follicolo grande assieme ad un CL maturo, ci sono tre possibilità che il veterinario deve attentamente monitorare. Qui sta l’importanza di conoscere quali strutture ovariche accompagnano un CL maturo nel momento in cui si somministra una PGF2α ad una cavalla.

  1. Il follicolo può ovulare nelle 48 ore generalmente senza generare edema uterino e l’ovulazione non produrrà un oocita fertile.
  2. Il follicolo può ovulare dopo che si è sviluppato edema uterino e questo oocita sarà fertile e potrà produrre un embrione vitale se la cavalla viene fecondata.
  3. Il follicolo grande può regredire, senza ovulare ed un’altra ondata follicolare si svilupperà per produrre un follicolo ovulatorio in 8-10 giorni.

Per utilizzare con successo una PGF2α per gestire il ciclo, ho messo per iscritto alcune delle considerazioni gestionali per il veterinario ed il manager da discutere prima di somministrare l’agente prescelto. Bisogna fare attenzione quando si somministra una PGF2α poiché questi agenti non vengono utilizzati solo per far regredire un CL ma anche per interrompere una gravidanza precocemente o a termine, causano contrazioni uterine, ed aiutano a trattare infezioni uterine. È indispensabile essere sicuri che la somministrazione sia fatta alla cavalla giusta e solo dopo un attento esame per verificare lo stadio del ciclo, le strutture ovariche, e lo stato di gravidanza della fattrice. Usare questa tecnica può facilitare molte delle decisioni che prendiamo sulle nostre cavalle. Sia per evitare un impegno agonistico, una festività senza disponibilità del corriere, per la sincronizzazione di una donatrice ed una ricevente, per interrompere una gravidanza, per il trattamento di un CL persistente, per aiutare la clearance uterina, comprendendo l’uso delle PGF2α è di fondamentale importanza per il successo della stagione di monta.


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