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Preparare la Fattrice alla Stagione di Monta

March 20, 2012

Posted by Dr. Karen Wolfsdorf in Gestione Della Fattrice

Ci sono molti fattori da considerare prima di mettere in riproduzione la fattrice. Questa sessione di domande e risposte con la specialista in riproduzione equina, Dr Karen Wolfsdorf di Hagyard Equine Medical Institute vi aiuterà a chiarire molti dei vostri dubbi.

Da Dove Dovrei Iniziare?

Prima sarebbe meglio consigliarsi con il proprio veterinario per decidere se mandare la cavalla in un centro specializzato oppure monitorarla ed inseminarla a casa. Questa scelta dovrà essere fatta anche in funzione del tipo di accoppiamento: monta naturale, seme fresco, refrigerato o congelato e della anamnesi riproduttiva della fattrice. Un altro fattore da prendere in considerazione è la scelta dello stallone, che dovrà essere fatta anche in funzione della fertilità e del tipo di seme disponibile.

Bisogna assicurarsi inoltre di aver capito bene il contratto di monta e la politica del proprietario dello stallone e capire se ci saranno determinati periodi dell’anno dove lo stallone non sarà disponibile. Determinare quante volte potete avere il seme durante la stagione di monta, in quali giorni della settimana è disponibile, chi bisogna contattare per avere il seme ed in che modo, ecc. Se invece si userà del seme congelato, bisognerà sapere esattamente quante dosi saranno eventualmente fornite, quante paillette per ciascuna dose e se ci sono garanzie sulla qualità e sulle percentuali di gravidanza.

Se la fattrice è gravida bisogna pensare a dove farla partorire. Siete pronti a gestire il periodo prima, dopo e durante il parto e le eventuali complicazioni o è meglio portarla in un centro specializzato?

Inoltre bisognerebbe assicurarsi di avere i fondi necessari per pagare i tassi di monta, le spese veterinarie, le spese relative al puledro e le eventuali spese impreviste.

Perché Dovrei far Visitare la Mia Fattrice?

È fondamentale assicurarsi che la fattrice sia una buona candidata alla carriera riproduttiva, in buone condizioni di salute e con un apparato riproduttore il più sano possibile. La fertilità subisce un calo fisiologico con l’avanzare dell’età, quindi fattrici di oltre dieci anni che non hanno mai partorito, o che hanno avuto moltissimi puledri potrebbero avere delle difficoltà a concepire. È molto importante anche escludere la presenza di eventuali infiammazioni, infezioni o malattie sessualmente trasmissibili. Sia che la fattrice sia stata destinata alla monta naturale od all’inseminazione artificiale è importante programmare l’accoppiamento in modo accurato, più possibile vicino all’ovulazione in modo di aumentare le percentuali di successo e diminuire i costi correlati. Bisognerebbe preventivare una valutazione del potenziale riproduttivo da effettuare subito dopo l’anaestro invernale e prima della stagione di monta. Se la fattrice non è mai stata accoppiata o se la carriera riproduttiva è sconosciuta è consigliabile fare tutti gli accertamenti veterinari necessari prima di entrare in contatto con i broker del seme.

Che Cosa Comprende la Valutazione del Potenziale Riproduttivo?

Esame clinico
È importante assicurarsi che la fattrice goda di ottima salute. Molte fattrici hanno problemi ortopedici che le impediscono di lavorare; è essenziale assicurarsi che il problema ortopedico non si aggravi con il procedere della gravidanza. Una laminite grave causa un aumento di stress, infiammazione e dolore che possono portare ad un aborto. Qualsiasi altra malattia come la sindrome di Cushing o la resistenza all’insulina dovrebbero essere evidenziate. Le fattrici dovrebbero avere un peso corretto con un BCS (Body Condition Score) di 5-7 dove il massimo è 10; una fattrice sia essa troppo grassa o troppo magra avrà delle difficoltà a concepire.

Esame della Vulva
Una delle più importanti parti del tratto riproduttivo che molto spesso viene trascurata è la conformazione vulvare. La vulva insieme allo sfintere vestibolo-vaginale (imene) ed alla cervice formano le tre barriere che prevengono la contaminazione dell’utero da aria e feci. La vulva dovrebbe essere verticale con l’ano sopra. In alcune cavalle vecchie l’ano rientra e la vulva viene a formare un ripiano sottostante. Questa brutta conformazione perineale predispone ad infezione ed infiammazione dell’utero dovuta alla contaminazione da parte di feci ed urine; ovviamente, se non risolto, questo riduce le probabilità di concepimento

Esame Vaginale
È molto importante esaminare la cervice e le pareti vaginali, solitamente questo viene fatto con l’impiego di uno speculum. La visualizzazione della cervice aiuta a capire lo stadio del ciclo estrale come anche segni di infiammazione, infezione o se c’è ristagno di urina. E’ importante controllare la presenza di eventuali cicatrici sulla cervice che potrebbero impedirne la corretta dilatazione con conseguente accumulo eccessivo di fluido intrauterino oppure complicazioni al parto. La cervice si deve anche chiudere senza difetti. In caso contrario un problema di questo tipo può potenzialmente portare ad una contaminazione dell’utero con conseguenti infezioni acute e croniche. Quando si valuta la competenza cervicale è importante farlo manualmente quando la fattrice non è in calore in modo da apprezzarne meglio la forma tubulare.

Palpazione rettale ed esame ultrasonografico
Le cavalle sono una specie riproduttiva a fotoperiodismo positivo e quindi la loro stagione riproduttiva è in primavera-estate. L’illuminazione artificiale, con o senza ulteriori trattamenti può aiutare la ripresa dell’attività riproduttiva dall’anaestro invernale e cioè quando ogni attività estrale è soppressa. La palpazione rettale e l’esame ecografico permettono una valutazione anatomica e funzionale di ovaie, utero e cervice. L’ultrasonografia permette la visualizzazione di problemi del tratto riproduttivo che sfuggirebbero alla normale palpazione. Strutture ovariche (follicoli, corpi lutei etc…), edema uterino, fluido intra-uterino, cisti endometriali e la lunghezza cervicale sono tutte strutture da considerare durante l’ecografia. Unendo tutti i dati raccolti dalla valutazione del potenziale riproduttivo si potrà capire se la fattrice ha un tratto riproduttivo normale, se cicla regolarmente ed aiuterà a prepararla per la stagione riproduttiva nonché a garantire le più alte probabilità per il concepimento.

Esami del sangue e vaccinazioni
L’Anemia Infettiva Equina (A.I.) è malattia infettiva che può essere facilmente testata con il Coggins, test per altro obbligatorio da diversi anni nel nostro paese.
L’Arterite Virale Equina (AVE) è una malattia infettiva sessualmente trasmissibile. Essa può causare aborto e sintomi influenzali. Le fattrici dovrebbero essere testate per sapere se sono o meno venute in contatto con il virus prima della stagione di monta.

Tampone clitorideo
Esami colturali del clitoride sono solitamente effettuati sulle cavalle con infezioni croniche uterine o infezioni funginee. La Metrite Contagiosa Equina (CEM) è una malattia sessualmente trasmissibile presente in modo non endemico nel nostro paese, causato da Taylorella Equigenitalis. In qualche circostanza può essere richiesto il tampone clitorideo, per escluderne la presenza, prima della stagione di monta. Comunque ogni fattrice che manifesta segni di infezione o che sia stata potenzialmente esposta a contaminazione, andrebbe sottoposta ad esame batteriologico per l’isolamento dello stesso.

Tampone uterino e citologia
Il tampone uterino e la citologia sono due mezzi diagnostici importanti per identificare infezioni ed infiammazioni. Il tampone permette di dimostrare la presenza di batteri, funghi e muffe. La citologia aiuta a determinare se le cellule infiammatorie sono presenti, insieme a batteri, funghi, muffe e muco. È molto importante. Una fattrice può avere una endometrite (infiammazione dell’utero) con o senza infezione. È molto importante identificare l’infiammazione dato che il fenomeno infiammatorio da solo è in grado di ridurre la fertilità della cavalla. Se il tampone uterino e l’esame citologico sono richiesti prima della stagione di monta, sarà il proprietario dello stallone a richiederlo oppure il veterinario che seguirà la fattrice, soprattutto nel caso in cui l’anamnesi riproduttiva è sconosciuta oppure nel caso in cui manifesti anomalie del trattto riproduttivo.

Biopsia Uterina
La biopsia uterina è l’unico modo efficace per determinare le condizioni di salute dell’utero. È in grado di fornire informazioni e rapportarle al tipo di problema ed agli interventi necessari per eventualmente risolverlo e da una indicazione sulle probabilità che ci sono di portare a termine una gravidanza. La biopsia endometriale è raccomandata per tutte quelle fattrici con una storia riproduttiva poco chiara o sconosciuta, che hanno perso gravidanze oppure abortito in passato.

Che cosa può essere fatto se il mio veterinario riscontra un problema nella valutazine del potenziale riproduttivo?

Molti problemi possono essere facilmente risolti, ad esempio:

  • Se la fattrice è troppo grassa o troppo magra questo può essere risolto con la dieta.
  • La conformazione della vulva si può migliorare con l’intervento di Caslick. Con questo piccolo intervento la parte superiore dei margini delle labbra vulvari vengono suturati insieme per ridurre il rischio di contaminazioni dall’esterno.
  • Alterazioni del ciclo estrale possono essere risolte usando diversi farmaci, che somministrati nei momenti opportuni sono in grado di ripristinare una corretta ciclicità.
  • Fattrici che hanno infezioni uterine od infiammazioni possono essere curate con un appropriato ciclo di infusioni antibiotiche o lavaggi uterini.
  • Se del fluido intrauterino viene individuato è bene iniziare i trattamenti solo una volta che è stata identificata la causa.

Come dovrebbe essere preparata la mia fattrice per l’accoppiamento?

Una volta che è stata fatta la valutazione del potenziale riproduttivo e non sono stati riscontrati problemi, o quelli riscontrati sono stati risolti, la nostra fattrice ora può essere destinata all’accoppiamento.

Le chances di un concepimento sono più elevate se l’accoppiamento avviene in prossimità dell’ovulazione. È una buona idea tenere registrati i calori della cavalla, in modo che per il veterinario sarà più facile determinare se la fattrice cicla normalmente. La palpazione e l’esame ultrasonografico di ovaie, utero e cervice aiuterà il vostro veterinario a monitorare lo sviluppo follicolare, l’edema uterino ed i cambiamenti della cervice, necessari a determinare l’imminenza dell’ovulazione. Una volta che l’ovulazione si avvicina la fattrice può essere portata dallo stallone oppure si potrà ordinare il seme. E’ fondamentale conoscere i tempi necessari per il preavviso nel caso in cui si debba ordinare il seme. Se si prevede di utilizzare del seme congelato è meglio procurarselo all’inizio del calore. In questo caso è bene ricordare che la fattrice deve essere visitata ecograficamente due o tre volte al giorno prima fino all’ovulazione, soprattutto se viene fornita una singola dose di seme congelato.

Quando è possibile sapere se la fattrice è gravida?

E’ pratica comune effettuare la prima diagnosi di gravidanza 14 o 15 giorni post-ovulazione, prima della fissazione dell’embrione e cioè quando questo è ancora libero di muoversi all’interno dell’utero. Questo aiuta l’identificazione e la risoluzione di eventuali gravidanze gemellari.

Sono raccomandati ulteriori controlli di gravidanza a 28-30 giorni e 42-45, dove si cercherà di visualizzare il battito cardiaco fetale, e valutarne la vitalità. Sfortunatamente se la fattrice dovesse perdere la gravidanza dopo i 40 giorni, sarà abbastanza improbabile che torni a ciclare normalmente e di conseguenza non ci sarà più modo di garantirle una gravidanza per la stagione in corso. Il sessaggio fetale può essere effettuato tra i 58-70 gironi e 110-120 attraverso l’esame ecografico trans-rettale.


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