Update Billing Account

Seme Congelato ed Accumulo di Fluido Uterino Post Inseminazione

October 16, 2012

Posted by SBSI in Inseminare Con Seme Congelato

La presenza di fluido all’interno della cavità uterina della cavalla dopo monta naturale o inseminazione è un evento che si verifica normalmente dopo l’accoppiamento. Questo evento non è altro che il risultato di una reazione infiammatoria che si verifica all’interno dell’utero, in modo da favorire l’eliminazione degli spermatozoi in eccesso o di qualsiasi altro agente contaminante. La migrazione di neutrofili (globuli bianchi) all’interno della cavità uterina dopo l’accoppiamento provoca l’eliminazione di spermatozoi, batteri ed altri detriti cellulari e causa la produzione di prostaglandine che stimolano le contrazioni uterine. La reazione infiammatoria raggiunge il picco massimo 12 ore dopo l’accoppiamento e solitamente l’utero si è completamente svuotato dl liquido dopo 24-48 ore.

Non esiste molta chiarezza su quali sono le cause dell’accumulo di fluido uterino e della migrazione dei neutrofili dopo inseminazione con seme refrigerato o congelato. Nonostante sia stato suggerito che questo evento si verifica a causa di alcuni componenti dei diluitori per seme, soprattutto quelli usati per il congelamento, recenti ricerche hanno invece dimostrato che questa reazione infiammatoria si verifica in risposta alla presenza degli spermatozoi e che diventa anormale solo se persiste oltre le 48 ore. Una delle domande che viene posta più frequentemente è quella che riguarda il fatto che il seme congelato provochi una reazione infiammatoria superiore a quella del seme fresco o refrigerato.

La maggior parte degli studi che sono stati eseguiti sull’infiammazione post-inseminazione hanno stabilito che l’impiego di seme congelato non induce una reazione superiore a quella che si osserva con seme refrigerato fresco.

Uno studio condotto recentemente da Barbacini e Squires ha valutato l’incidenza dei vari fattori che influiscono sulla risposta infiammatoria uterina al seme. Questo studio ha dimostrato che le cavalle oltre i 16 anni di età hanno raccolte di liquido uterino superiori rispetto alle fattrici giovani ed a quelle che hanno appena partorito. Si è pure dimostrato che le cavalle vuote dall’anno precedente hanno una maggior predisposizione ad accumulare liquido rispetto a quelle vergini o “di parto” e quindi, nel caso si decida di inseminare una cavalla anziana e vuota dall’anno precedente, le probabilità che si debba intervenire con lavaggi uterini o sostanze che stimolino la contrattilità uterina sono molto alte.

Altri studi hanno dimostrato che le proteine contenute nel plasma seminale sono in grado di modulare la risposta infiammatoria ed il fatto che durante il congelamento del seme si elimini tutto il plasma seminale può provocare l’accumulo post-inseminazione di liquido uterino. Questo è il motivo per il quale, attualmente, la maggior parte dei protocolli di congelamento prevedono di conservare almeno il 5% del plasma seminale. E’ comunque molto probabile che la reazione infiammatoria uterina dipenda dal numero di spermatozoi e dalla loro concentrazione, visto che si può ottenere la stessa infiammazione che si ottiene con il seme congelato quando si fecondano cavalle con seme fresco altamente concentrato. Ricercatori Finlandesi hanno infine dimostrato che si ottiene una reazione infiammatoria più elevata quando si inseminano cavalla con un elevato numero di spermatozoi concentrati in un piccolo volume, piuttosto che quando si usano pochi spermatozoi molto diluiti.

Esistono pochissimi studi che hanno paragonato la reazione infiammatoria ottenuta con l’uso di seme fresco rispetto a quello congelato, anche se studiosi Finlandesi hanno verificato se l’infiammazione fosse dovuta a componenti dei diluitori, ad enzimi originati dagli spermatozoi danneggiati o dalle alte concentrazioni di spermatozoi.

Questi ricercatori hanno concluso che i componenti dei diluitori, quali il latte magro, il tuorlo d’uovo o il glicerolo non provocano alcuna reazione infiammatoria, così come gli enzimi spermatici che si liberano durante il processo di centrifugazione. Questo studio ha altresì dimostrato che la diluizione di spermatozoi congelati – scongelati in 30 ml di un diluitore a base di latte magro ha diminuito la risposta infiammatoria.

Le fattrici vengono inseminate una o due volte per calore, in base al numero di dosi di seme congelato che vengono messe a disposizione. Il vantaggio di inseminare le cavalle due volte per calore consiste nel fatto che devono essere visitate solo una volta al giorno, in un modo molto simile a quello che si utilizza quando si utilizza seme refrigerato. Esistono comunque due motivi per i quali un allevatore può decidere di inseminare la propria cavalla una sola volta per calore: quando il seme viene acquistato a dose o per la paura che si sviluppi una infiammazione uterina oltre la norma per aver eseguito due inseminazioni per ciclo.

Diversi studi hanno dimostrato che la fertilità del seme congelato è la stessa nel caso in cui le cavalle vengano inseminate una sola volta entro le 6 ore post-ovulazione o due volte, impiegando un protocollo di fecondazione “a tempo”. Questi studi hanno inoltre dimostrato che le possibilità che si accumuli fluido intrauterino post-inseminazione è la stessa sia che le cavalle vengano fecondate una o due volte per ciclo.

Infatti, in uno studio molto interessante, alcune cavalle sono state inseminate due volte durante lo stesso calore, ma impiegando il seme di due stalloni diversi. La domanda a cui si voleva rispondere era se la seconda inseminazione (presumibilmente eseguita in un utero infiammato) non risultasse in nessuna gravidanza. Al contrario, circa metà delle cavalle è risultata gravida con il seme impiegato nella prima inseminazione e l’altra con quello usato nella seconda. I risultati ottenuti con questi studi dimostrano che, almeno nelle fattrici normali, non esiste alcuno svantaggio nell’eseguire più di una fecondazione per calore.

Per concludere, l’infiammazione uterina è un normale evento fisiologico che si verifica in risposta alla monta naturale o alla fecondazione. Gli spermatozoi avviano il processo infiammatorio mentre le proteine del plasma seminale sono molto importanti per modularne la durata. L’inseminazione con seme congelato di buona qualità di fattrici normali non provoca una reazione infiammatoria al di fuori della norma e produce percentuali di gravidanza simili a quelle che si ottengono quando si utilizza seme refrigerato. Quando invece si devono gestire cavalle anziane, vuote dall’anno precedente e con una scarsa propensione a “svuotare” l’utero dopo l’inseminazione, è assolutamente consigliabile di fecondarle una sola volta per calore, indipendentemente dal tipo di seme che viene impiegato.

Legi anche: Factors Affecting the Uterine Inflammatory Response to Semen


Log in to join the conversation.

  • Missing
    by John Damien on July 07, 2013

    I can speak Italian so I can understand this (plus using some online translator!). I come from a family of bull breeders despite the fact I turned up to be a barber! My family is researching on horse breeding so we are definitively reading up on your site and articles like this one do deliver.

    Thanks for everything, will be reading the rest of the site.
    John Fade haircut

  • Missing
    by Bobbi Cullens on February 12, 2013

    Wonderful article and really vey informative keep sharing such post.
    raleigh commercial real estate

Please Note - photos used in these news articles are available in the public domain, have been purchased through istockphoto or (when referencing breeders or horses) have been submitted to Select Breeders Services Inc. by the breeding farm or horse owner. Photo credit has been provided where applicable. If at anytime you see something that needs to be addressed please feel free to contact us directly.

Sign up for our Email Newsletter

Just enter your email address below!

Flag it
Clicca sulla Bandiera Italiana per visualizzare gli articoli tradotti in italiano.


Flag es
Haga click en la bandera española para ver los artículos traducidos al español.